Pasolini 100 | Le nuove pubblicazioni Edizioni Cineteca di Bologna

24/02/2022

All’interno delle celebrazioni di Pasolini 100 anche due nuove pubblicazioni Edizioni Cineteca di Bologna: Pasolini e Bologna e Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative (questo secondo ad accompagnare la mostra).

Pasolini e Bologna. Gli anni della formazione e i ritorni

Il Portico della Morte è il più bel ricordo di Bologna.
Mi ricorda L’idiota di Dostoevskij, mi ricorda il Macbeth
di Shakespeare, mi ricorda i primi libri. A quindici anni
ho cominciato a comprare lì i miei primi libri, ed è stato
bellissimo, perché non si legge mai più, in tutta la vita,
con la gioia con cui si leggeva allora.
Pier Paolo Pasolini

 

Bologna è la città dove Pasolini è nato (il 5 marzo 1922) ma soprattutto dove ha vissuto la sua intensa formazione.
Questo volume intende ricostruire quali siano state le radici della cultura e dell’immaginario pasoliniani, radici che negli anni dei suoi studi liceali e universitari si diversificano fra la letteratura, lo studio della cultura latina e greca, la passione per le arti figurative per il cinema e il teatro.
La Bologna della fine degli anni Trenta e dei primi anni Quaranta è il luogo dove Pasolini ha incontrato una figura per lui fondamentale come Roberto Longhi, ma è anche una città sotto il regime fascista, che inizialmente il giovane poeta subisce come riflesso dell’autorità paterna e contro cui si ribellerà.
Il libro contiene una vasta scelta di testi giovanili di Pasolini, legati al periodo dei suoi studi, ma anche scritti relativi ai frequenti ritorni nella città natale, per la rivista “Officina”, per gli interventi a conferenze e dibattiti e per le riprese di film quali Comizi d’amore, Edipo re e Salò.
Introdotto e chiuso da testi ‘storici’ di Renzo Renzi, Laura Betti e Fabio Mauri, il volume comprende anche saggi di Marco Antonio Bazzocchi, Stefano Casi, Andrea Cerica, Roberto Chiesi e Anna Tonelli.

Il convegno "Pasolini e Bologna"

Appuntamento giovedì 3 marzo, dalle ore 17.30, Biblioteca Archiginnasio, Sala Stabat Mater
piazza Galvani 1 (ingresso libero), con la giornata di convegno “Pasolini e Bologna”, durante la quale verrà presentata la pubblicazione.

Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni Figurative | Catalogo della mostra

Nel 1962 Pier Paolo Pasolini dedica il suo secondo film, Mamma Roma, a Roberto Longhi, il professore che gli ha fatto lezione a Bologna vent’anni prima. Pasolini dichiara di essergli debitore di una “folgorazione figurativa”. Le immagini che Longhi proiettava in aula, i particolari delle opere di Masaccio, avevano folgorato il giovanissimo studente.
Questo volume vuole condurre il lettore attraverso gli anni della formazione di Pasolini, pittore e poeta, fino ai suoi esordi cinematografici e alla sua fama di intellettuale e di regista. Ogni film di Pasolini viene rivisto con l’occhio rivolto a quelle “folgorazioni figurative” della sua formazione. Attraverso il cinema Pasolini ha espresso la trasformazione antropologica dell’Italia, dal dopoguerra agli anni del neocapitalismo borghese. Ma sarebbe impossibile cogliere questa azione politica dell’immaginazione senza capire come le immagini sono diventate la forma stessa del suo pensiero. Un pensiero che trova nel cinema il luogo dove tornano a vivere le memorie di mondi infiniti e lontanissimi. Eppure tutto è nato dalle riproduzioni in bianco e nero che uno studente non ancora ventenne aveva osservato in una piccola aula di via Zamboni a Bologna.

Catalogo della mostra Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative

Presentazione del libro 'Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative'

Giovedì 5 marzo, ore 17.30, Salaborsa (ingresso libero), presentazione del libro Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative (Edizioni Cineteca di Bologna, 2022) alla presenza dei curatori della mostra omonima, Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli.