Il Cinema Ritrovato arriva in Appennino

Vergato, come ogni estate, al Cinema Nuovo, nella cornice della propria arena, celebra il grande cinema con cinque imperdibili classici proposti in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il Comune di Vergato, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e la Parrocchia di Vergato.

Cinema all’aperto a Vergato: 5 imperdibili classici

3 luglio 2024
LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO
di Pupi Avati (Italia/1976, 106′, 14+)

Sarà Pupi Avati, con uno dei titoli più celebrati della propria filmografia, La casa dalle finestre che ridono, ad aprire la rassegna il 3 luglio. 
Il film sarà presentato nella versione restaurata a cura della Cineteca di Bologna. 
Il regista, insieme al fratello e produttore Antonio Avati, introdurrà la proiezione in collegamento video

La casa dalle finestre che ridono è senza dubbio uno dei film di maggior successo in tutta la filmografia di Avati, uno di quelli che sconfiggerà il tempo e che conquisterà lo status di cult anche fuori dai confini nazionali e che entrerà nei volumi e nei saggi dedicati al cinema noir-giallo-gotico. […]
In una guida dedicata al cinema di genere, La casa dalle finestre che ridono è un corpo estraneo difficilmente catalogabile per quel suo galleggiare tra giallo e noir con deviazioni verso l’horror. I codici che stabiliscono l’appartenenza a questi generi sono tutti ben schierati. Ombre, persiane che si chiudono, porte cigolanti, voci rantolanti che proferiscono terribili minacce al telefono, gatti che strillano, riprese in soggettiva. […] L’Avati touch si fa largo in altre zone a partire dalla scelta dei luoghi […]. Se il giallo italiano è sostanzialmente metropolitano, qui coraggiosamente – e probabilmente grazie alla totale indipendenza economica – si viene catapultati nel ventre profondo della provincia più dimenticata, provocando una sensazione di spaesamento e isolamento (accentuata dall’ambientazione nel passato, gli anni Cinquanta del Novecento)” (Andrea Maioli).


11 luglio 2024
SCARFACE di Brian De Palma (USA/1984, 170′, 14+)

La rassegna prosegue con la riedizione, realizzata in occasione del quarantesimo anniversario dall’uscita, di Scarface, il capolavoro diretto da Brian De Palma e scritto da Oliver Stone, con un indimenticabile Al Pacino nei panni dello spregiudicato Tony Montana e una giovanissima Michelle Pfeiffer, rimasterizzato in 4K.
Ispirato all’omonimo film del 1931 di Howard Hawks ma con ambienti e personaggi nuovi, Scarface è ancora oggi un film potente, che ha fatto discutere scandalizzando la Hollywood del tempo e che ha appassionato generazioni di cinefili di tutto il mondo, creando nell’immaginario collettivo la figura di uno dei cattivi più iconici e carismatici della storia del cinema: Tony Montana. Piccolo criminale cubano, nel 1980, grazie a quello che è stato definito “l’esodo di Mariel”, arriva a Miami, dove si guadagna in fretta la fiducia di un boss di un cartello della droga locale dando il via a una spietata e violenta scalata ai vertici dell’organizzazione, fino a un delirio autodistruttivo.


18 luglio 2024
PER UN PUGNO DI DOLLARI
di Sergio Leone (Italia/1964, 95′)

La rassegna prosegue con uno dei titoli più celebri e celebrati della storia del cinema, Per un pugno di dollari di Sergio Leone.
“In un certo senso, Leone sentiva che Hollywood non sapeva più creare la magia che lo aveva incantato da giovane. I western erano diventati troppo convenzionali e verbosi […]. Leone intuiva che le vecchie favole stavano svanendo e sentiva che “non sarebbe stato possibile rimpiazzarle”. Si poteva far rivivere l’incanto concentrandosi su dettagli convincenti, facendo uno sforzo per mantenere la favola il più possibile realistica, sottolineando l’imprevedibilità, accentuando “lo spettacolo” e creando un eroe in sintonia con i tempi. Ed era affascinato dal meccanismo che permette al cinema di proporsi come moderna forma di mito. Da Per un pugno di dollari in poi, Leone vuole farci credere alle sue favole e fa di tutto perché ciò avvenga, ma nel contempo non vuole che ci crediamo. Per prendere le distanze usa l’ironia, l’umorismo e la voce di un personaggio che dice “Mi sembra di giocare agli indiani”. Insomma, vuole avere tutto. […] Sergio Leone faceva film western ambientati in un’altra epoca e in un altro paese, in un passato insieme storicamente accurato e simile a un sogno. Invece di raccontarci le sue storie alla maniera hollywoodiana (come aveva imparato a fare), le abbelliva, trasformava la grammatica del film in una sorta di retorica e generalmente aveva nei confronti del western l’atteggiamento di un manierista alle prese con un soggetto biblico. Una delle caratteristiche salienti del western era il paesaggio, e Leone usò i paesaggi in maniera spiazzante, ora riempiendoli di faccioni ora distanziandosi per lasciarli sorprendentemente vuoti. Piuttosto che invocare i valori morali tradizionali del western, trasformò il genere in un muscoloso carnevale mediterraneo popolato da canaglie e da imbroglioni” (Christopher Frayling).
Per un pugno di dollari viene presentato nella versione restaurata  dal laboratorio L’immagine Ritrovata a partire dal negativo originale conservato presso la Cineteca di Bologna per conto di Jolly-Unidis. Si ringrazia Jolly Unidis per aver concesso l’autorizzazione alla proiezione.


25 luglio 2024
THELMA & LOUISE di Ridley Scott (USA/1991, 130′)

La rassegna prosegue con Thelma & Louise, il capolavoro di Ridley Scott.
“Scott […] firma un film-manifesto che è un trionfo dello spettacolo ma che coglie anche un’inquietudine diffusa e attualissima. Scritto da una donna, Callie Khouri, che sa raccontare bene l’amicizia e la complicità di due solitarie, la dinamica delle provocazioni e delle ribellioni, Thelma & Louise è raccontato con un ritmo vertiginoso, incalzante, velocissimo, in un remake pantografato di tutte le grandi fughe nel deserto di cui è costellato il sogno del cinema, e si traduce in un gigantesco e sfolgorante spot pubblicitario sulla curiosità, il malessere, la crudeltà, la violenza in agguato dietro ogni minima trasgressione femminile. Scott ci martella con la musica, strizza gli occhi a tutti (quel ciclista che resta in mezzo al deserto non potrebbe essere uscito da un film di Lynch?) e resta personalissimo nel gigantismo di un bombardamento di immagini che sarebbe virtuosistico se non avesse un nucleo profondamente doloroso. […] Sotto la sua andatura mozzafiato, lo spettacolo e il grande carnevale che fa esplodere nel deserto, Thelma & Louise è un manifesto di libertà al femminile con un’anima anarchica: meglio tre giorni da leonesse e un salto nel vuoto che sessant’anni da pecore al servizio dei mariti e dei clienti” (Irene Bignardi).


1° agosto 2024
LA FEBBRE DEL SABATO SERA di John Badham (USA/1977, 119′)

La rassegna si conclude con un vero e proprio manifesto del cinema, l’intramontabile La febbre del sabato sera, il film che ha lanciato nel mondo il mito di John Travolta.
Pantaloni a zampa, gilet, camicia dal colletto esagerato, stivaletti: Tony Manero è un’icona assoluta dell’estetica seventies. Le movenze di John Travolta tra i colori pop della pista da ballo e la colonna sonora dei Bee Gees, quintessenza della disco music, hanno fatto del film un vero e proprio culto che ha impresso un segno indelebile nella storia del cinema e del costume. Eppure, dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche, sullo sfondo di una New York livida e marginale, resta l’amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato, e la speranza che le cose possano cambiare per sempre.


*****
Le proiezioni si tengono presso il Cinema Nuovo, via Garibaldi 3, 40038 Vergato (BO)
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Inizio delle proiezioni ore 21,15

01 / 04

02 / 04

03 / 04

04 / 04

Articoli correlati