Giornata internazionale della donna
Sabato 8 marzo
Cinema Modernissimo
Ore 10.30
IO SONO ANCORA QUI (Ainda estou aqui, Brasile-Francia/2024) di Walter Salles (135’)
Rio de Janeiro, 1971. Il Brasile è nella morsa della dittatura militare. La famiglia Paiva vive con ironia e affetto, l’unico modo possibile per resistere al clima di oppressione che aleggia sul paese. Ma un giorno Eunice (magnificamente interpretata da Fernanda Torres, premiata con il Golden Globe) resta d’improvviso senza suo marito, sola e con cinque figli, costretta a reinventarsi per proteggere i suoi cari e disegnare un futuro diverso da quello che la società le prospetta.
Ore 16
I RACCONTI DI PARVANA – THE BREADWINNER (The Breadwinner, Canada-Irlanda/2017) di Nora Twomey (94’)
Nell’Afghanistan del 2001 soggiogato dai talebani, una bambina di undici anni si traveste da ragazzo per aiutare la famiglia e procurarsi il pane, facendo tesoro delle storie raccontate dal padre, ingiustamente arrestato dal regime. Un racconto di resilienza al femminile sul potere taumaturgico delle storie. Prodotto da Angelina Jolie, è stato candidato agli Oscar 2018.
Ore 18
L’ANGELO AZZURRO (Der blaue Engel, Germania/1930) di Josef von Sternberg (108’)
Capolavoro indiscusso del primo cinema sonoro tedesco, L’angelo azzurro lanciò un nuovo mito femminile che avrebbe influenzato la storia, non solo del cinema. L’ambigua, sensuale, cinica cantante di cabaret Lola Lola è un personaggio iconico, il primo che Marlene Dietrich interpretò nel suo lungo sodalizio (otto film) con Joseph von Sternberg, il regista che ne plasmò l’immagine di donna fatale, libera ed emancipata, capace di sfidare e modificare le norme della società.
Ore 20
LA TESTIMONE – SHAHED (Shahed, Germania-Austria/2024) di Nader Saeivar (100’)
Iran. Tarlan (la bravissima Maryam Gobani), insegnante in pensione e sindacalista, sa che Zara, sua figlia adottiva, è stata uccisa dal marito, un uomo d’affari legato al governo. Quando la polizia si rifiuta di indagare, Tarlan deve decidere se cedere alle pressioni politiche e alle minacce o cercare giustizia.
Ore 22
IO NON SONO QUI (I’m Not There, USA/2007) di Todd Haynes (135’)
Uno, nessuno, centomila Bob Dylan. Non il racconto di una vita ma l’astrazione lirica di una personalità e di una poetica. Sei personaggi apparentemente lontani dal cantautore americano, tra realtà e finzione, schegge della sua biografia e della sua carriera – dal poeta Rimbaud al bandito Billy the Kid, passando per un giovane Woody Guthrie afroamericano. Un prisma narrativo dalla complessa architettura e dallo stile multiforme. Nell’ottimo cast, Christian Bale, Heath Ledger, Richard Gere e una sorprendente Cate Blanchett nel ruolo più dylaniano.