OVOSODO

Italia / 1997
di PAOLO VIRZì (99')

OVOSODO

Nazione: Italia

Anno: 1997

Durata: 99'

Edizione: 2023

Sezione: Eventi Speciali

Cast and Credits

Scen.: Francesco Bruni, Paolo Virzì, Furio Scarpelli. F.: Italo Petriccione. M.: Jacopo Quadri. Int.: Edoardo Gabbriellini, Claudia Pandolfi, Salvatore Barbato, Monica Brachini, Nicoletta Braschi. Prod.: Mario e Vittorio Cecchi Gori.

Sinossi

Anni Settanta e Ottanta a Livorno. Piero Mansani racconta la sua vita nel quartiere popolare di Ovosodo, dall’infanzia al matrimonio. La famiglia, gli amici, la professoressa di italiano che gli fa amare i libri e soprattutto Tommaso, compagno di liceo che lo introduce a nuove esperienze. E poi le ragazze, le speranze e le illusioni dell’età adulta. Una commedia sociale brillante e amara divenuta negli anni un vero cult del cinema italiano. “È un film del secolo scorso, ma il tema che lo attraversa è eterno: le disuguaglianze sociali, l’essere nato dalla parte sbagliata della città. È un film a cui voglio particolarmente bene perché è un pezzetto anche del mio vissuto” (Paolo Virzì).

Regia

PAOLO VIRZì

Paolo Virzì  è nato a Livorno nel 1964. È un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. A Roma frequenta il corso di sceneggiatura del Centro sperimentale di cinematografia, dove si diploma nel 1987.  Debutta alla regia nel 1994 con La bella vita, presentato con successo nel 1994 alla Mostra del cinema di Venezia e premiato con il Ciak d'oro, il Nastro d'argento e il David di Donatello nella categoria Migliore Regista Esordiente. Nel 1996 realizza Ferie d'agosto, vincitore del David di Donatello come miglior film dell'anno. Il seguente Ovosodo (1997) è interpretato da Edoardo Gabbriellini e ha uno straordinario successo riuscendo a conquistare critica e pubblico: la giuria del Festival di Venezia, presieduta dalla neo-zelandese Jane Campion, consegna al regista il Leone d'argento - Gran premio della giuria. Nel 1999 dirige Baci e abbracci, seguito nel 2003 da Caterina va in città. Margherita Buy vince il David di Donatello e il Nastro d'argento 2004 come miglior attrice non protagonista, mentre Alice Teghil si aggiudica il premio Guglielmo Biraghi. Con Tutta la vita davanti (2008) vince il Nastro d'argento e il Globo d'oro come miglior film, il Ciak d'oro come miglior film e miglior regia, oltre ai premi conferiti alle interpreti Sabrina Ferilli (Ciak d'oro, Nastro d'argento, Globo d'oro), Isabella Ragonese (Premio Biraghi come rivelazione dell'anno) e Micaela Ramazzotti (Premio Kinéo come miglior attrice non protagonista). Nell'ottobre del 2008 il Festival di Annecy, Cinema Italien consegna a Virzì il Premio Sergio Leone, riconoscimento all'intera sua opera. Nel 2009 gira a Livorno La prima cosa bella, che riceve diciotto candidature al David di Donatello, ottenendo tre riconoscimenti: per la miglior sceneggiatura, firmata dallo stesso Virzì con Francesco Bruni e Francesco Piccolo, per la miglior attrice protagonista (Micaela Ramazzotti) e il miglior attore protagonista (Valerio Mastandrea). Nel luglio 2010 a Taormina riceve il Nastro d'argento, premio assegnato dalla stampa cinematografica, come regista del miglior film dell'anno.

Nel 2012 realizza Tutti i santi giorni, liberamente ispirato al romanzo La generazione di Simone Lenzi, seguito nel 2014 da Il capitale umano, che riceve diciannove candidature ai David di Donatello 2014 e ottiene sette riconoscimenti, fra cui quello riservato al miglior film, sei Nastri d'argento, quattro Ciak d'oro e il Globo d'oro della stampa estera come miglior film italiano dell'anno. Nel 2016 esce La pazza gioia, presentato in anteprima nella sezione Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2016, vicnitore di cinque Nastri d'argento e cinque David di Donatello tra cui quello per il miglior film e la miglior regia. Nel 2018 realizza Notti magiche, seguito nel 2022 da Siccità.