Il Festival Visioni Italiane 2020 si è concluso
Si è conclusa, nella giornata di domenica 22 novembre 2020, la 26° edizione del festival Visioni Italiane.
In una cerimonia online sono stati annunciati i vincitori del Festival degli esordi, dedicato ai corti e ai mediometraggi di fiction e ai documentari.
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La storia del festival Visioni Italiane
Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare a spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione. Gli anni Novanta hanno visto il proliferare in Italia di tanti piccoli festival che, dopo poche edizioni, hanno chiuso i battenti: ciò non è accaduto a Visioni Italiane perché la Cineteca di Bologna ha creduto fosse importante dare spazio in modo continuativo alle opere dei giovani autori, seguendo il loro cammino professionale e offrendo un luogo di confronto con altri autori e con il pubblico.
Diversi sono i registi passati da Visioni Italiane e poi approdati al lungometraggio, diventati noti a livello nazionale e internazionale: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Pietro Marcello, Luca Miniero, Francesco Amato, Simone Massi, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio, Claudio Giovannesi, Matteo Rovere, Sidney Sibilia, Gabriele Mainetti, Filippo Meneghetti, Giovanni Aloi, e tanti altri.