Il Festival Visioni Italiane 2022 si è concluso
Domenica 6 novembre si è conclusa la XXVIII edizione di Visioni Italiane con la premiazione dei vincitori. Un doc sul mondo del circo in lockdown si aggiudica il primo Premio Truffelli da 10mila euro al festival Visioni Italiane. Premio Pelliconi, sempre da 10mila euro, a Tria, tragedia familiare in una Roma distopica.
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Il nuovo premio Truffelli
Un nuovo prestigioso premio per un festival che ha scritto la storia del cinema indipendente italiano: il Premio Paolo Truffelli di 10mila euro verrà assegnato al Miglior documentario in concorso alla 28ª edizione del festival Visioni Italiane.
La storia del festival Visioni Italiane
Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare a spazio a tutti quei lavori dal formato irregolare che ogni anno vengono realizzati dai giovani autori sul territorio nazionale e che rimangono per lo più invisibili: cortometraggi, documentari, film sperimentali, opere d’esordio in cerca di una distribuzione. Gli anni Novanta hanno visto il proliferare in Italia di tanti piccoli festival che, dopo poche edizioni, hanno chiuso i battenti: ciò non è accaduto a Visioni Italiane perché la Cineteca di Bologna ha creduto fosse importante dare spazio in modo continuativo alle opere dei giovani autori, seguendo il loro cammino professionale e offrendo un luogo di confronto con altri autori e con il pubblico.
Diversi sono i registi passati da Visioni Italiane e poi approdati al lungometraggio, diventati noti a livello nazionale e internazionale: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Pietro Marcello, Luca Miniero, Francesco Amato, Simone Massi, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio, Claudio Giovannesi, Matteo Rovere, Sidney Sibilia, Gabriele Mainetti, Filippo Meneghetti, Giovanni Aloi, e tanti altri.