
Cerca
Nazione: Italia
Anno: 2000
Durata: 90'
Edizione: 2000
Sezione: Lungometraggi
Sc.: Daniele Gaglianone, Giaime Alonge - F./Cam.: Gherardo Gossi - S.: Giuseppe Napoli - Int./Cast: Virgilio Biei (Alberto), Piero Franzo (Natalino), Giuseppe Boccalatte (Umberto Passoni), Massimo Miride (Alberto giovane), Enrico Saletti (Natalino giovane), Luigi Salerno (Silurino), Diego Canteri (Umberto Passoni giovane), Luciano D'Onofrio, Stefano Ferrero, Carlo Cagnasso (partigiani feriti) - Prod.: Gianluca Arcopinto - Distr.: Pablo
Natalino, durante un'intervista, rievoca la propria esperienza partigiana sulle montagne del Piemonte. Racconta dell'amicizia con Alberto e Silurino, sino all'episodio cardine della loro vita: l'agguato delle brigate nere e la morte di Silurino. Intanto l'amico Alberto, parcheggiato dal figlio in un pensionato, si rende conto all'improvviso che Umberto, un vecchio signore costretto su una sedia a rotelle, e l'ufficiale delle brigate nere responsabile della morte dei suoi amici sono la stessa persona. Turbato, raggiunge Natalino per proporgli di uccidere Umberto. Con tristezza e compassione l'amico gli risponde che ormai, dopo cinquant'anni, Umberto è solo un vecchio. Ma per Alberto non sono passati che due minuti da certi episodi...
Daniele Gaglianone è nato nel 1966 ad Ancona, e vive a Torino dall'età di sei anni. Tra il 1989 e il 2000 ha girato vari cortometraggi di fiction e documentari. Nel 1998 ha lavorato alla sceneggiatura di Così ridevano, diretto da Gianni Amelio. Nel 2000 ha realizzato il suo primo lungometraggio I nostri anni, presentato al Festival di Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs. Il suo secondo film Nemmeno il destino (2004) è stato presentato durante la 61esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, alle Giornate degli autori, nel 2004. Il film ha ricevuto diversi premi nello stesso anno, tra cui: il Premio Arca Cinema Giovani come miglior film italiano a Venezia, il Premio Lino Miccichè del CSC, e un Tiger Award al Festival Internazionale del Film di Rotterdam. Nel 2008 ha diretto il documentario Rata nece biti, (La guerra non ci sarà), presentato al 61esimo Festival del Film di Locarno e vincitore del Premio Speciale della Giuria al 26esimo Torino Film Festival. Nel 2009 il film ha vinto anche il David di Donatello per il miglior documentario di lungometraggio. Nel 2010 è uscito il suo terzo lungometraggio di fiction, Pietro, presentato in concorso al Festival del film Locarno. Nel 2011 ha realizzato il lungometraggio Ruggine, tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron in cui recitano, tra gli altri, Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino. Nel 2013 ha diretto il lungometraggio LA mia classe, seguito nel 2014 da Qui, e nel 2019 da Dove bisogna stare.