Ultimo minuto
(Italia/1987) di Pupi Avati (90')
Ultimo minuto
(Italia/1987) di Pupi Avati (90')
Scarica la cartolina
*****
Il calcio in Ultimo minuto è l’assenza del gioco così come la musica di Mozart era assente in Noi tre. In campo scende la metafora e gli agganci con Impiegati e ancora di più con il dittico del poker sono evidenti. Se là uno dei temi da affrontare era quello della paura e del tradimento, stavolta si aggiunge quello della vecchiaia, della clessidra del tempo che batte sul tamburo, lentamente, di una generazione che viene retrocessa e sostituita da nuove leve non necessariamente all’altezza […]
Tutto concentrato nella figura di Walter Ferroni, general manager di una di quelle squadre di serie A che lottano nel buio più profondo della classifica. Un uomo il cui cuore batte solo ed esclusivamente per la squadra alla quale ha dedicato la vita. [...] Walter Ferroni è Ugo Tognazzi che richiamato per la seconda volta da Avati, in tempi così diversi e lontani dalla Mazurka, offre un’interpretazione meravigliosa. Tra Pupi Avati e il mondo del calcio c’è lo stesso rapporto che c’è con il mondo del poker. Praticamente zero: “Il mio rapporto con il calcio è totalmente filtrato da Antonio [Avati]. È lui che da bambino ascoltava le partite alla radio, e ne disegnava gli schemi. Ma per fare un film come Ultimo minuto ho cominciato con due mesi e mezzo di conversazioni, tutte le sere, con mio fratello e l’altro sceneggiatore, il giornalista sportivo Italo Cucci: anzi, loro parlavano e io, zitto, ascoltavo e prendevo appunti”.
La messa in scena della commedia umana sul rettangolo di gioco necessita di vincitori (pochi) e di sconfitti (tanti). Nella prima squadra milita il diciassettenne calciatore (è Marco Leonardi) strappato ai campetti periferici dallo scout Abatantuono e catapultato in serie A grazie alla disperata intuizione di Ferroni: sarà lui a segnare quel gol all’ultimo minuto che regalerà la vittoria alla squadra. Alla compagine degli sconfitti appartiene Boschi (Bonetti), parente stretto del giocatore di poker Ugo Cavara-Cavina, che invece un rigore lo sbaglierà apposta essendosi venduto al calcio-scommesse. È una figura nel limbo, di passaggio tra i due mondi, quella di Nik Novecento giunto quasi al capolinea di vita e carriera. Appartiene alla categoria dei vincitori il personaggio di Tognazzi, Il riscatto finale almeno all’apparenza gli appartiene; il suo sfogo è quello di un uomo finito che tira le somme di una vita non certo ineccepibile ma forse condivisibile.
Andrea Maioli
a seguire
ELOGIO DELLA FOLLIA NEL GOL (Italia/2024)
Regia: Giorgio Comaschi. Durata: 13’
Giorgio Comaschi – che ha frequentato il Bologna fin da bambino, prima come calciatore mai sbocciato, poi aiutando il babbo fotografo a scattare immagini dietro alla porta, più tardi come giornalista sportivo – ha realizzato questo corto con il capitano del Bologna Lorenzo De Silvestri e il portiere Federico Ravaglia per raccontare le sensazioni più intime e profonde che suscita il momento del gol, realizzato o, nel caso dell’estremo difensore, negato.
*****
Il calcio in Ultimo minuto è l’assenza del gioco così come la musica di Mozart era assente in Noi tre. In campo scende la metafora e gli agganci con Impiegati e ancora di più con il dittico del poker sono evidenti. Se là uno dei temi da affrontare era quello della paura e del tradimento, stavolta si aggiunge quello della vecchiaia, della clessidra del tempo che batte sul tamburo, lentamente, di una generazione che viene retrocessa e sostituita da nuove leve non necessariamente all’altezza […]
Tutto concentrato nella figura di Walter Ferroni, general manager di una di quelle squadre di serie A che lottano nel buio più profondo della classifica. Un uomo il cui cuore batte solo ed esclusivamente per la squadra alla quale ha dedicato la vita. [...] Walter Ferroni è Ugo Tognazzi che richiamato per la seconda volta da Avati, in tempi così diversi e lontani dalla Mazurka, offre un’interpretazione meravigliosa. Tra Pupi Avati e il mondo del calcio c’è lo stesso rapporto che c’è con il mondo del poker. Praticamente zero: “Il mio rapporto con il calcio è totalmente filtrato da Antonio [Avati]. È lui che da bambino ascoltava le partite alla radio, e ne disegnava gli schemi. Ma per fare un film come Ultimo minuto ho cominciato con due mesi e mezzo di conversazioni, tutte le sere, con mio fratello e l’altro sceneggiatore, il giornalista sportivo Italo Cucci: anzi, loro parlavano e io, zitto, ascoltavo e prendevo appunti”.
La messa in scena della commedia umana sul rettangolo di gioco necessita di vincitori (pochi) e di sconfitti (tanti). Nella prima squadra milita il diciassettenne calciatore (è Marco Leonardi) strappato ai campetti periferici dallo scout Abatantuono e catapultato in serie A grazie alla disperata intuizione di Ferroni: sarà lui a segnare quel gol all’ultimo minuto che regalerà la vittoria alla squadra. Alla compagine degli sconfitti appartiene Boschi (Bonetti), parente stretto del giocatore di poker Ugo Cavara-Cavina, che invece un rigore lo sbaglierà apposta essendosi venduto al calcio-scommesse. È una figura nel limbo, di passaggio tra i due mondi, quella di Nik Novecento giunto quasi al capolinea di vita e carriera. Appartiene alla categoria dei vincitori il personaggio di Tognazzi, Il riscatto finale almeno all’apparenza gli appartiene; il suo sfogo è quello di un uomo finito che tira le somme di una vita non certo ineccepibile ma forse condivisibile.
Andrea Maioli
a seguire
ELOGIO DELLA FOLLIA NEL GOL (Italia/2024)
Regia: Giorgio Comaschi. Durata: 13’
Giorgio Comaschi – che ha frequentato il Bologna fin da bambino, prima come calciatore mai sbocciato, poi aiutando il babbo fotografo a scattare immagini dietro alla porta, più tardi come giornalista sportivo – ha realizzato questo corto con il capitano del Bologna Lorenzo De Silvestri e il portiere Federico Ravaglia per raccontare le sensazioni più intime e profonde che suscita il momento del gol, realizzato o, nel caso dell’estremo difensore, negato.