E.T. L’extra-terrestre

(E.T.: The Extra-Terrestrial, USA/1982) di Steven Spielberg (115')
E.T. L’extra-terrestre

(E.T.: The Extra-Terrestrial, USA/1982) di Steven Spielberg (115')

"Credo di avere avuto interesse per strane cose che sfrecciano nella notte sin da quando ero bambino in Arizona. Là l'atmosfera era chiara. Avevamo tante notti stellate [...]. Sin d'allora ho avuto la testa nelle nuvole. Fui colpito dalle stelle. E ancora lo sono" (Steven Spielberg). Dietro l'aneddoto ritroviamo una sorta di naturale impulso a riappropriarsi di un pezzo della propria infanzia, per distillarne la purezza. Quella del piccolo alieno dimenticato sulla Terra e ritrovato da un bambino è una grande storia di solidarietà, dove il sentimento della comunione può completarsi solo se ci abbandoniamo con totale fiducia alla necessità della comunicazione. "Ancora una volta, ed anzi sempre di più, Spielberg aveva sviluppato la sua vecchia (e nuova) concezione del cinema come apparato concepito per il sogno e per lo stupore, per la fiaba e per la meraviglia, comprendendo bene che tutto ciò non era tanto questione di denaro quanto di inventività, fantasia, ardimento" (Franco La Polla).

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