All’università, mi sono resa conto che gli studi sugli animali si erano sempre incentrati sulle strategie di caccia piuttosto che sull’organizzazione gerarchica, ma nessuno si era occupato dell’istinto materno prima dell’arrivo di un gruppo di biologhe donne, che l’hanno messo in discussione contestandone la definizione di “inevitabile”. Infatti, tra gli animali, alcune madri mangiano i propri figli, così come alcuni figli mangiano le madri. E da questo è partita la mia idea di fare una serie su un dubbio, sulla possibilità che l’istinto materno, che tutti pensiamo condiviso da tutte le specie animali, in realtà non lo sia. (Isabella Rossellini)