Ricominciamo da Massimo

Nei suoi film Massimo Troisi ha sempre portato sullo schermo se stesso, nella maniera più genuina e autentica. Con la sua ironia malinconica e proletaria ha dato voce agli sconfitti e a un sud vilipeso, decostruendone gli stereotipi. Fin da Ricomincio da tre gli spettatori si sono immedesimati nella sua timidezza e sbadataggine, nel suo sentirsi fuori luogo in un mondo il cui significato è via via più sfuggente. All’arroganza spavalda dei potenti ha opposto un’insicurezza sincera che si è fatta proposta esistenziale rivoluzionaria, immediatezza coraggiosa e contagiosa. In questa particolarità unica si cela l’universalità dei personaggi di Troisi, archetipi cinematografici dell’umano nella società moderna. A trent’anni dalla sua morte la Cineteca gli dedica un affettuoso omaggio.