“Un film bello e commovente. Entra così intimamente nel mondo dei suoi personaggi che hai la sensazione di vivere con loro”. Parole di Martin Scorsese, produttore esecutivo di questo secondo lungometraggio di Jonas Carpignano. Punto di partenza un corto omonimo del 2014. Location la Ciambra, quartiere di Gioia Tauro abitato da una comunità rom (“un luogo imprevedibile e ingovernabile dove tutto ciò che può succedere suc- cede almeno dieci o quindici volte al giorno” spiega il regista). Cinema del reale alla massima potenza, che si lascia influenzare dalle biografie dei suoi protagonisti (il giovane Pio Amato e la sua famiglia) e che offre uno sguardo autentico su un territorio segnato dalla povertà, dalla criminalità e dalla convivenza tra rom, italiani e immigrati africani.