Matteo Garrone: racconti da 24 fotogrammi al secondo

“Per me il cinema è vicino alla pittura. Non è tanto quello che dipingi ma come lo dipingi, non è il vaso di girasoli ma come Van Gogh lo dipinge; sono il colore e la materia che danno forza all’opera, non il soggetto”.
Da una intervista a Matteo Garrone in «Cinecritica» (2003)

Matteo Garrone è uno dei registi più originali e visionari del cinema italiano contemporaneo. Come sottolinea Pierpaolo De Sanctis, ha saputo coniugare tensioni etiche e pulsioni estetiche. Il suo cinema nasce dall’osservazione dei corpi e degli ambienti, da una curiosità viva per le persone e i luoghi, in un rapporto stretto tra immagini e realtà. Garrone costruisce mondi che affascinano e inquietano, dove ogni fotogramma apre una porta a una realtà trasfigurata, cruda e poetica allo stesso tempo. 

Il viaggio nel cinema di Matteo Garrone continua tra le pagine e i film da scoprire in biblioteca, un’opportunità da non perdere in occasione della mostra dedicata alle sue opere pittoriche in corso alla Galleria Modernissimo e della retrospettiva-tributo al Cinema Modernissimo.

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