Post mortem

(Cile-Messico-Germania/2010) di Pablo Larraín (98')
Post mortem

(Cile-Messico-Germania/2010) di Pablo Larraín (98')

Una dissoluzione esistenziale diventa anche fisica, materiale: il protagonista lavora all’obitorio di Santiago del Cile nel settembre 1973, durante il golpe. Trascrive le autopsie di corpi che aumentano di giorno in giorno. La sua vita vuota e scialba, in seguito all’arrivo del cadavere eccellente di Allende, prende una svolta inaspettata, facendolo in qualche modo rinascere, ‘post mortem’ altrui, perché lo rende protagonista di un evento storico, paradossalmente partecipe della contemporaneità.

Repliche passate