Emak Bakia (Francia/1927) di Man Ray (17’),
L’Étoile de mer (Francia/1928) di Man Ray (21’),
Anémic cinéma (Francia/1926) di Marcel Duchamp (7’)
“Emak Bakia, un’antica espressione basca che significa ‘non rompetemi le scatole’”:
così Man Ray in risposta alle richieste di chiarimento riguardo al cinepoema in cui
“come un alchimista, esplora giochi d’ottica e di luce (scintillii, riflessi, effetti anamorfici);
trae il meraviglioso dagli oggetti più umili” (Philippe Alain Michaud). L’enigmatica
figura di una stella marina è invece al centro del film per lui scritto e interpretato
dal fotografo Robert Desnos. Una delle vette della poetica dadaista, Anémic cinéma di
Duchamp, “radicale messa in discussione dei valori estetici tradizionali e dell’odiata
cultura borghese” (Vittorio Boarini).
Accompagnamento al piano di James Shelby