Nel contesto del ‘neorealismo storico’ Francesco è uno dei primi film in cui il passato lontano emerge con un’immediatezza che lo rende paragonabile al presente. Noi spettatori abbiamo la sensazione che Roberto Rossellini stia documentando con la sua cinepresa una selezione di ‘fioretti’ dai vagabondaggi di Francesco d’Assisi e dei suoi fratelli. Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini deve tutto all’essenziale intuizione di Rossellini. E per quanto riguarda la struttura di questo film, o la sua commistione di pazzia e devozione, opere come La strada di Federico Fellini, che di Rossellini era stato assistente, hanno probabilmente un debito con il regista. (Peter von Bagh)
In collaborazione con RTI Mediaset