Due cineasti a confronto. Un progetto sfuma, un altro prende corpo: documentare gli ultimi giorni di Ray. “Come tutti i film sulla vita finiscono inevitabilmente per evocare l’idea della morte, questo film sulla morte ha tutte le porte e le finestre spalancate su un mondo di grande vitalità. Che altro non è che nostalgia della vita mentre la si vive, simulazione, recitazione, finzione. Così il film procede in progresso con la morte, questa volta veramente al lavoro, in 35mm e in videotape, in una sorta di continuo esterno-interno organico”. (Bernardo Bertolucci).