Un’ora sola ti vorrei

(Italia/2002) di Alina Marazzi (55')
Un’ora sola ti vorrei

(Italia/2002) di Alina Marazzi (55')

"Cara Alina, ora che è passato così tanto tempo da quando sono morta, ti racconto la mia storia". Alina Marazzi dà voce alla madre Liseli, scomparsa quando lei era ancora bambina, e mette in scena la propria storia personale e familiare in un racconto intimo e struggente. Il passato riaffiora e rivive sullo schermo attraverso lettere e pagine di diario, fotografie e, soprattutto, i numerosi filmini di famiglia girati dal nonno Ulrico (l'editore milanese Hoepli) tra il 1926 e il 1972, anno della tragica morte di Liseli. Momenti di quotidianità, frammenti di una vita ricomposti in un flusso narrativo che è, al contempo, un percorso di riavvicinamento a una figura materna mai davvero conosciuta, un "processo di elaborazione della perdita e di riconciliazione", come ha scritto la regista, "di scavo profondo e doloroso". Un racconto che è anche un confronto: il passato della madre dialoga con il presente della figlia-regista, con la sua identità di persona e di donna: "Sono ripartita due volte da me stessa perché, nel raccontare la vicenda di mia madre, 'mi' sono raccontata la storia delle mie origini in un doppio livello biografico e autobiografico".

Repliche passate