La Cineteca di Bologna ricorda il 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini

Dal 30 ottobre a Bologna, la mostra Pasolini. Anatomia di un omicidio.

La Cineteca di Bologna ricorda il 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre 1975.

Nell’ambito della Festa del Cinema di Romasabato 25 ottobre, alle ore 21 alla Casa del CinemaMarco Tullio Giordana presenterà il suo film del 1995 Pasolini, un delitto italiano, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Mediaset.

Bolognadal 30 ottobre all’8 febbraio alla Galleria Modernissimo – il nuovo spazio espositivo nel cuore della città, a fianco del Cinema Modernissimo –, sarà allestita la mostra Pasolini. Anatomia di un omicidio, curata da Gian Luca Farinelli, Marco Antonio Bazzocchi, Andrea Speranzoni (presentazione alla stampa mercoledì 29 ottobre alle ore 12.30).

Pasolini, un delitto italiano raccoglie immagini di fiction e materiali di repertorio per un film-inchiesta che ricostruisce rigorosamente il processo per l’omicidio di Pasolini, mettendo in discussione il giudizio del tribunale di Roma che attribuiva ogni responsabilità al solo Pino Pelosi. Indimenticabile l’ultima parte dove appare il volto affilato di Pasolini in primo piano: nelle sue accorate parole affiora, sgomenta, la consapevolezza della morte imminente.

“Il delitto italiano – ha detto Marco Tullio Giordana – si riconosce da alcuni tratti che saranno forse parzialmente riscontrabili anche in altri paesi, ma che nel nostro acquisiscono una quintessenzialità assoluta. Il delitto italiano è prima di tutto un segno. Come tutti i segni, rimanda ad altro, esprime e sintetizza un messaggio che stabilisce con l’ambiente una relazione simbolica. La seconda caratteristica del delitto italiano è la sua impunità. O meglio: il suo parziale castigo. Il delitto italiano – quando non resta davvero impunito – viene punito a lato, di fianco, a margine del suo centro tenebroso e colpevole. La terza caratteristica è lo scatenamento dell’interpretazione. Il delitto viene studiato e analizzato in profondità al fine non tanto di decifrarlo, ma di farlo corrispondere all’ideologia che in quel momento ha più mercato. La quarta e ultima caratteristica del crimine italiano è di essere soprattutto mediatico, immaginato ed eseguito per la risonanza che, una volta commesso, la società dello spettacolo saprà dargli”.

La mostra Pasolini. Anatomia di un omicidio alla Galleria Modernissimo di Bologna racconterà gli ultimi mesi di vita di PPP. Il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini veniva ucciso all’Idroscalo di Ostia. I notiziari sposeranno subito l’inverosimile tesi fornita da Pino Pelosi, legittimando un resoconto che attribuiva allo scrittore la responsabilità morale del proprio omicidio. Si ricorre al titolo del suo romanzo, Una vita violenta, per tentare di seppellire sotto l’infamia la memoria dell’artista che aveva sempre, meglio di ogni altro, analizzato il degrado della società italiana. Nei decenni successivi, invece, Pasolini è diventato un mito, non solo non è caduto nell’oblio e anzi ha continuato a ispirare artisti di ogni genere e latitudine.

Sono passati cinquant’anni, e se ancora la verità sul delitto non è stata scritta, molto possiamo ancora conoscere di quello che Pasolini ha scritto, detto e fatto negli ultimi mesi della sua vita. Attraverso documentiarticoliappunti, scatti divenuti leggendari – come il servizio fotografico, oggi custodito dalla Cineteca di Bologna, realizzato da Dino Pedriali nell’ottobre del 1975 tra Sabaudia e la Torre di Chia, che raccoglie gli ultimi ritratti di Pasolini – la mostra ricostruisce la cronistoria delle settimane che precedettero la morte del poeta-regista. Una cesura della storia d’Italia mai davvero ricomposta.

La Cineteca di Bologna è da sempre impegnata nel tenere viva l’opera di Pasolini: ne accoglie il Centro Studi, che si trova nella biblioteca della Cineteca proprio in Piazzetta Pasolini, primo luogo a Bologna intitolato al poeta nel 2012; ha realizzato e distribuito nelle sale italiane i restauri dei suoi film; ha pubblicato volumi con i suoi scritti sul cinema; ne ha approfondito la figura con molte mostre realizzate nei decenni, fino a questa Pasolini. Anatomia di un omicidio.