Archivi della Grafica

Oltre 400 pieghevoli realizzati a scopo promozionale e distribuiti alla stampa specializzata, agli esercenti durante i festival cinematografici o al pubblico in occasioni di prime visioni. Le brochure contengono notizie sul cast artistico e tecnico, forniscono la trama e molte immagini tratte dal film, ma è soprattutto nelle particolarità della loro confezione estetica che si è condensato il potere d’attrazione e richiamo nei confronti degli spettatori, dalla preziosità delle copertine al tipo di piegature utilizzate, passando in rassegna ogni tipo di formato possibile.

Un film è anche un elenco dettagliato di informazioni da distribuire a critici e giornalisti perché possa avere diffusione sui mass-media. Questa, fin dalla sua prima comparsa, è la funzione del press book, composto in prevalenza da trame particolareggiate dei film, rassegna stampa internazionale, interviste, filmografia e foto del regista e degli attori principali, immagini di scena, indirizzo dell’ufficio stampa, notizie su cast, credits e produzione.

Fonte inesauribile di notizie, quindi, che moltiplicate per le singolarità di ogni film dà conto della vastità del materiale raccolto.

Sono circa 1000 documenti dal formato e dalla tipologia variabili le guide pubblicitarie conservate nell’archivio, un tempo realizzate dalle case di produzione cinematografiche per informare gli esercenti delle sale sull’uscita e la natura dei nuovi film. Una sorta di prontuario, spesso preparato con largo anticipo rispetto alla data della prima proiezione, con l’obiettivo di dettare le linee da seguire per la promozione in ambito locale.

Non a caso, questi documenti, oltre a contenere i testi di presentazione della pellicola, indicano tutte le forme di pubblicità minore con cui si deve accompagnare il lancio del film. Il nucleo principale di questi testi è costituito dai materiali provenienti dalla MGM e dalla WB, alcuni risalenti agli anni ’30, ma si sono anche conservate guide degli anni ‘70 relative a molte altre case di produzione, fra cui spicca l’italiana Lux.

Lo spazio dedicato alle caricature offre più di 150 disegni originali che lo sceneggiatore e critico cinematografico Mino Doletti ha utlizzato per la rivista “Film” (poi “Film d’oggi”) di cui è stato direttore fra il 1938 e il 1960. Fra gli autori, le firme più importanti dell’illustrazione satirica, da Michele Majorana a Umberto Onorato.

L’aspetto iconografico delle collezioni sonore della Cineteca, che contano circa 6000 registrazioni, in maggioranza colonne sonore di film su diversi supporti e formati: dischi vinile a 78, 45 e 33 giri e compact disc. Il disco più vecchio è il 78 giri in formato 20 cm del 1929 che contiene il brano Singin’ in the Rain cantato da Cliff Edwards, colonna sonora del film musicale Hollywood Revue of 1929. Si aggiungono alle collezioni sonore una raccolta di circa 170 registrazioni in vinile di letture di attori, 600 dischi di musica popolare e di enciclopedie del jazz e del rock.

Si tratta della raccolta più curiosa e insolita: centinaia di serie, di interni postali, di buste first day, dedicati al cinema. Momentaneamente non è accessibile al pubblico; la consultazione degli originali può avvenire solo su appuntamento.

Nistri, Casaro, Ciriello, Nano Campeggi, Avelli, Geleng, Cesselon. Sono solo alcuni dei grandi cartellonisti che con le loro pennellate hanno contribuito a rendere grande il cinema nella sua età dell’oro. Artisti completi capaci di illustrare e sintetizzare, nello spazio limitato e bisimensionale di un manifesto o di una locandina, le vicende, il tono, le emozioni e i volti di un film. Opere spesso straordinarie per raffinatezza espressiva e potenza iconica, capaci di sedimentarisi nell’immaginario collettivo, col tempo diventate oggetto di uno sfrenato collezionismo internazionale.

Il progetto ‘I pittori del cinema’ vuole mettere al centro della scena i maestri italiani di quest’arte perduta, attraverso incontri, mostre (a partire dalla ricchissima collezione di affiche conservata presso l’Archivio della grafica della Cineteca di Bologna), lezioni e un premio alla carriera che troverà la sua naturale collocazione durante la prossima edizione del festival Il Cinema Ritrovato.