‘Il magnifico cornuto’ di Antonio Pietrangeli a Venezia Classici

Il restauro della Cineteca di Bologna che ha ritrovato una copia del film con le sequenze oniriche ritoccate a colori per una riedizione del film 7 anni dopo la sua uscita nel 1964

La Cineteca di Bologna, in collaborazione con Compass Film, sbarca all’82ª Mostra del Cinema di Venezia con il restauro del film Il magnifico cornuto, diretto nel 1964 da Antonio Pietrangeli e interpretato da Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale.

La proiezione ufficiale è in programma domenica 31 agosto, alle ore 14 in Sala Corinto, nella sezione Venezia Classici (repliche domenica 31 agosto, alle ore 21.30 in Sala Pasinetti, e lunedì 1° settembre, alle ore 14.30 in Sala Astra 1).

Nel 1964 Il magnifico cornuto ottiene il visto di censura con divieto ai minori di 14 anni: esiste tuttavia una seconda domanda di revisione in censura, per una riedizione del film nel 1971 (quando Antonio Pietrangeli era già scomparso da tre anni), ovvero agli albori della commedia sexy italiana. E chissà che questo titolo, Il magnifico cornuto, così “buzzanchiano” (caso vuole che lo stesso Lando Buzzanca avesse una parte nel film), non abbia alimentato speranze di un rilancio al botteghino.

Così recita la domanda di revisione in censura del 1971: “Si dichiara che al film sono state apportate sostanziali modifiche di montaggio con conseguente eliminazione di varie scene. Alcune scene inoltre sono state ripassate in truka per consentire l’uso del colore (nella edizione precedente tutto il film era in bianco e nero) e la colonna sonora è stata rimixata. La lunghezza attuale del film risulta notevolmente ridotta nei confronti di quella presentata in revisione nel 1964”. La domanda porta la data del 16 maggio 1971, ma non risulterà mai essere firmata dalla commissione censura.

Di questa riedizione del 1971 non si trovano notizie. Sta di fatto che nell’Archivio Film della Cineteca di Bologna è stata trovata una copia positiva del film che presenta i tagli di montaggio, l’aggiunta di brevissime inquadrature un po’ scollacciate (non del film originale, naturalmente!) e le citate sequenze a colori, con una sorta di effetto virato, relative ai momenti onirici nei quali il protagonista immagina i tradimenti della moglie.

Un montaggio esemplificativo di queste sequenze colorate sarà presentato al termine della proiezione del restauro della copia originale del film del 1964.