Il cielo come limite. Margaret Bourke-White, femminista suo malgrado

Lezione di Michele Smargiassi

Diciamolo: non stava simpatica a nessuno. Anche le femministe sue postere non la inserirono mai nel loro Pantheon. Ma nessuno, nel suo successo di grande pioniera del reportage, le regalò mai nulla. Ambiziosa, ostinata, spregiudicata, anche arrivista: ma era necessario. Per rompere il soffitto di vetro che impediva alle donne di raggiungere la cima, accettò di mettersi “una lente al posto del cuore”: almeno questo le rimproverò un mondo di fotografi maschi che faticarono sempre a sopportare il suo successo, caparbiamente cercato, tenacemente costruito, raggiunto con le sue sole forze.

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