Premio Mutti 2025

Il regista messicano Erick Cuevas, in arte “Nespy 5Euro”, vince i 18mila Euro del Premio Mutti, dedicato ai registi di origine migrante.

Una valigia, una dogana: il viaggio di un uomo si trasforma in sogno nell’animazione sperimentale Valichi, il progetto con il quale il regista messicano Erick Cuevas, in arte “Nespy 5Euro”, ha vinto il Premio Gianandrea Mutti 2025, dedicato ai registi di origine migrante attivi in Italia, giunto al 17° anno, grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Giana, della Cineteca di Bologna, dell’Archivio delle Memorie Migranti e della Fondazione Pianoterra.

L’assegnazione del 17° Premio Gianandrea Mutti, grazie al quale Nespy 5Euro riceverà 18mila Euro per la realizzazione del film, è avvenuta al Cinema Modernissimo di Bologna, ieri, martedì 11 novembre, nell’ambito della 31ª edizione del festival Visioni Italiane, alla presenza della giuria – composta dal direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca FarinelliLaura Traversi e Giampiero Judica dell’Associazione Amici di Giana, Alessandro Triulzi e Dagmawi Yimer per l’Archivio delle Memorie Migranti ETS, Amedeo Siragusa della Fondazione Beta e dal regista Mounir Derbal – che ha scelto il progetto di Nespy 5Euro con la seguente motivazione: “Valichi è un’animazione sperimentale che narra la storia di un uomo costretto, per sopravvivere, ad attraversare un controllo doganale. Il confine è inteso sia come barriera fisica, che psicologica, sottraendo umanità all’individuo, riducendolo a mera categoria amministrativa. Il protagonista vive con profondo disagio il controllo doganale e nel cercare i documenti nella valigia, viene risucchiato in una dimensione surreale dove riaffiorano i ricordi e i momenti cruciali della sua vita. La narrazione supera il cliché dell’emigrazione per una vita migliore, evidenziando come, quasi sempre, sia l’unica strada percorribile. La giuria ha apprezzato il progetto di cortometraggio per l’universalità dei temi trattati, che fanno emergere sedimenti dell’esperienza migrante, quali la solitudine, la perdita, l’attesa, la paura, la sensazione costante di non appartenenza. Nel progetto di Nespy 5Euro tutto è elemento concreto e tangibile, ma anche metafora morale e intangibile; la valigia stessa da oggetto diviene carico invisibile, contenitore di storie, sofferenze e desideri. La Giuria ha inoltre percepito la profondità e l’autenticità del progetto derivante dall’esperienza reale vissuta da Nespy 5Euro che, con questo film, spinge lo spettatore a confrontarsi con i propri pregiudizi e le lacune nella comprensione dell’Altro”.

La stessa giuria ha assegnato anche un Premio alla Creatività (del valore di 2mila Euro) al progetto del regista di origini cinesi Zheng Ningyuan Mandar(in) “perché capace di affrontare una storia che rischia di essere dimenticata: quella della comunità cinese di Bologna nel periodo 1968-1971, raccontata dal punto di vista di un membro di quella comunità. Il progetto di film si concentra su un gruppo di giovani taiwanesi di seconda generazione – figli di immigrati cinesi di prima generazione e madri italiane – che, nel contesto del boom economico degli anni Sessanta, hanno vissuto e lavorato nei quartieri popolari di Bologna, arrivando a fondare il China Club in Piazza dell’Unità. La narrazione si sviluppa in particolare attorno alle vicende delle famiglie Wu, Sun, Ting e di altre, toccando anche la questione delle donne italiane che, sposando cittadini cinesi, persero la loro cittadinanza. Il materiale già raccolto dal regista, le interviste fatte e la caparbia passione di Zheng Ningyuan ci fanno ben sperare sulla possibilità che questo progetto possa diventare un film e una valida testimonianza di una comunità taiwanese in Italia”.

 
Il Premio Gianandrea Mutti

Istituito nel 2008, il Premio Gianandrea Mutti sostiene la realizzazione di opere cinematografiche di registi stranieri provenienti da Asia, Africa, Est Europa, Balcani, America Latina e Medio Oriente, residenti in Italia da almeno 12 mesi e registi di seconda generazione, che si ispirano ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità culturale e dell’inclusione sociale.

Obiettivo del premio è sostenere la produzione di cineasti migranti e stimolare una comunicazione interculturale concreta e aperta su tematiche sociali rilevanti, valorizzando la conoscenza e la diffusione di altre espressioni culturali ormai massicciamente presenti sul nostro territorio, grazie alle corpose comunità provenienti da questi paesi del mondo.

Il Premio Gianandrea Mutti è un’iniziativa prima nel suo genere in Italia, poiché facilita l’accesso ai fondi per le produzioni cinematografiche di cineasti immigrati residenti in Italia che si trovano in una situazione di particolare difficoltà poiché viene loro spesso negato l’accesso ai fondi statali del loro paese di origine, in quanto non più residenti, e allo stesso tempo rimane complesso l’accesso ai finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali perché non di nazionalità italiana.

Il premio, il cui bando è pubblicato annualmente sui siti delle organizzazioni, consiste in un contributo in denaro pari a 18mila euro destinato alla realizzazione del progetto cinematografico presentato. La selezione dei progetti è a cura di una giuria qualificata di esperti. Il criterio di selezione si ispira ad una visione partecipata e dinamica alla cultura contemporanea e di sensibilità per il tema della diversità e dell’inclusione sociale.

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