Descrizione
Il Teatro dell’Opera di Roma, vero e proprio universo di artisti, si racconta attraverso l’infinita bellezza dei suoi allestimenti, figli del lavoro intrecciato di alcune tra le più grandi figure dell’arte del Novecento: da Pablo Picasso a Renato Guttuso, da Giorgio de Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo Manzù, da Mario Ceroli ad Arnaldo Pomodoro fino ad arrivare a William Kentridge. La mostra però non intende trascurare i grandi costumisti, come Danilo Donati, Gabriella Pescucci, Pier Luigi Pizzi, gli stilisti che hanno prestato il loro lavoro alla messinscena (Armani, Valentino, Balestra, Ungaro) e i grandi registi che si sono dedicati all’opera lirica, come Luchino Visconti, Luca Ronconi, Bob Wilson, Emma Dante fino ai registi cinematografici col vizio dell’opera, come Terry Gilliam, Werner Herzog, Sofia Coppola.
La mostra racconta la storia di un Teatro, l’Opera di Roma, che ha sempre camminato sul filo rosso di un rapporto cercato e trovato con l’arte figurativa, portando quindi alla vista dello spettatore scene e costumi nati dal genio di grandi artisti, così come piccoli capolavori inusuali, bozzetti, figurini, maquette, fino a pezzi di inestimabile valore, come il sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico per un Otello rossiniano.
Non una “semplice” galleria di meraviglie d’arte scenica ma un percorso che il visitatore/spettatore vivrà
lungo la storia del Teatro dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi titoli del teatro lirico, pur scoprendo perle “minori” sfuggite alle consuetudini del repertorio, e spiando il lavoro delle maestranze, ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento, così da ribaltare la normale prospettiva.
A cura di Gian Luca Farinelli con Antonio Bigini e Rosaria Gioia con la curatela storico-scientifica di Francesco Reggiani e Alessandra Malusardi dell’Archivio Storico e la collaborazione di Anna Biagiotti della Sartoria della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna