Gli Oscar del Modernissimo
Cinema Modernissimo, fino al 30 marzo
Sabato 9 marzo, ore 19.45
NOTTE OSCAR CON PAOLO MEREGHETTI
In occasione della Notte degli Oscar il noto critico e autore del mitico (e omonimo) Dizionario dei film analizzerà le candidature e scommetterà sui prossimi vincitori in compagnia del direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli
A seguire
FOGLIE AL VENTO (Kuolleet lehdet, Finlandia/2023) di Aki Kaurismäki (81’)
“Ironicamente, disperatamente romantico, ostinatamente minimalista, sincero, partecipe. Basta poco per catturarti il cuore e lo sguardo, basta essere bravi e limpidi come Kaurismäki” (Emanuela Martini). Nel suo film il regista finlandese racconta di sentimenti lievi e sospesi, di solitudini straniate in un paesaggio umano surreale. Un ritratto di precarietà sociale e affettiva tra cinefilia e mano leggiadra del caso. Premio della giuria a Cannes e candidato all’Oscar per il miglior film straniero.
Domenica 10 marzo, ore 18.15 (replica sabato 16 marzo, ore 18)
LOS DELINCUENTES (Argentina-Brasile/2023) di Rodrigo Moreno (180’)
Due bancari di Buenos Aires decidono di rubare alla loro filiale il denaro equivalente a tutti gli stipendi che avrebbero guadagnato fino alla pensione. Presentato a Un Certain Regard di Cannes 2022 e scelto per rappresentare l’Argentina agli Oscar, è una commedia disperata che indaga e interroga il presente, dove “il contrasto tra la routine quotidiana del lavoro, vista come fattore alienante, e la possibilità di fuggire o di scegliere di vagabondare, diventano degli strumenti per scoprire nuove forme di libertà” (Rodrigo Moreno).
Martedì 12 marzo, ore 21.30 (replica lunedì 25 marzo, ore 21.45)
GODLAND – NELLA TERRA DI DIO (Vanskabte land, Danimarca-Islanda-Francia-Svezia/2022) di Hlynur Pálmason (143’)
A fine Ottocento, un pastore danese attraversa l’Islanda allo scopo di costruire una chiesa e fotografare le tappe del viaggio. Presentato a Un Certain Regard di Cannes 2022 e selezionato nella quindicina dei film stranieri in lizza per l’Oscar, è “un film straordinario, mozzafiato nella sua dimensione epica, magnifico nella sua comprensione del paesaggio, profondamente disturbante nella sua intimità e severità” (Peter Bradshaw). Un’opera estrema, dove la spietata meraviglia di una natura ancestrale sovrasta dubbi e pretese della morale umana.
Mercoledì 13 marzo, ore 20
LA TERRA PROMESSA (Bastarden, Danimarca/2023) di Nikolaj Arcel (127’)
Nel 1755, lo squattrinato capitano Ludvig Kahlen parte alla conquista delle desolate lande danesi per costruire una colonia in nome del re. Si scontrerà con lo spietato latifondista de Schinkel, rischiando la sua vita e quella degli emarginati che si sono raccolti intorno a lui. In concorso a Venezia 2023 e arrivato nella short list dei candidati all’Oscar per il miglior film straniero, è “una storia epica e grandiosa su come le nostre ambizioni e i nostri desideri siano destinati a fallire se rappresentano la sola cosa che abbiamo” (Nikolaj Arcel).
Venerdì 15 marzo, ore 17.45
TO LESLIE (USA/2022) di Michael Morris (120’)
Le peripezie di una madre single che combatte per ricostruire la propria vita in frantumi nel cuore del Texas. Un’incredibile storia di caduta e rinascita, “un ritratto che, come una classica canzone country, non puoi toglierti dalla testa e dal cuore” (Peter Travers). Girato a basso budget in soli diciotto giorni, è un’autentica rivelazione del cinema indipendente americano. Sorretto dalla monumentale interpretazione di Andrea Riseborough, che le è valsa la candidatura agli Oscar 2023.
Domenica 17 marzo, ore 18
THE MONK AND THE GUN (Bhutan-Taiwan-Francia-USA-Hong Kong/2023) di Pawo Choyning Dorji (107’)
Primo regista bhutanese a entrare nella cinquina degli Oscar per il miglior film straniero nel 2022 con Lunana – Il villaggio alla fine del mondo, Pawo Choyning Dorji ha quasi replicato l’impresa, arrivando alla shortlist 2024, con questa favola satirica e antimilitarista sulla difficile transizione del Bhutan alla democrazia. Lo stile documentaristico, dovuto più alle difficoltà produttive che a una reale volontà dell’autore, fa emergere in maniera autentica le paure di un paese sospeso tra tradizione e modernizzazione.
Venerdì 29 marzo, ore 20.45
SE SOLO FOSSI UN ORSO (Baavgai Bolohson, Mongolia/2023) di Zoljargal Purevdash (96’)
Pieno e gelido inverno nei sobborghi disagiati di Ulan-Bator. Il carbone scarseggia e il giovane Ulzii, non senza rischi, s’ingegna per riscaldare la sua yurta e i suoi fratelli. E intanto sogna di partecipare al concorso nazionale di scienze, vincere una borsa di studio e sottrarre la sua famiglia alla povertà. Presentata a Un Certain Regard di Cannes, un’opera prima delicata e genuina che, attraverso gli occhi di un ragazzo, ci racconta una società in bilico fra tradizione e modernità, superstizione e sapere scientifico.
Sabato 30 marzo, ore 11
LA ERECCIÓN DE TORIBIO BARDELLI (Perù-Brasile/2023) di Adrián Saba (82’)
Nel corso di due notti, Toribio Bardelli, vedovo di una moglie che lo ha tradito per anni, messo di fronte alla sua impotenza sessuale e alla mortalità, girovagando tra caffè, ospedale, farmacia, bordello, fa un bilancio della sua vita e si confronta coi suoi tre figli – disastrati, bizzarri, umanissimi – anime perdute in cerca di identità. Ambientato in una Lima malinconica e prevalentemente notturna, un gioco di caratteri grottesco, a un tempo ironico e straziante, “che invita il pubblico a esplorare il dolore dell’esistenza” (Adrián Saba). In concorso alla Festa del cinema di Roma, è stato scelto per rappresentare il Perù agli Oscar.