Questa è la lunga estate calda che tutti, ma soprattutto tutte, avremmo voluto vivere. Una mansion del profondo Sud, un patriarca burbero e benefico, decadenti disfunzioni familiari, pomeriggi passati a bere limonata e ragionar d’amore, e poi di colpo arriva da chissà dove il vagabondo Paul Newman, e il fuoco divampa. L’amore come qualcosa di destinale, dolcemente minaccioso: “Nemmeno allora riuscirai a liberarti di me”. Costruito a partire da diversi racconti di Faulkner. Paul e Joanne si sarebbero sposati quello stesso anno. Un pensiero ad Angela Lansbury, nel suo più bel ruolo al cinema: è la “donna di sostanza da amare” per il patriarca Orson Welles, che altro non chiede più alla vita. (pcris)