Le armonie di Werckmeister

(Werckmeister harmóniák, Ungheria-Italia-Germania-Francia/2000) di Béla Tarr
Le armonie di Werckmeister

(Werckmeister harmóniák, Ungheria-Italia-Germania-Francia/2000) di Béla Tarr

C’è qualcosa di più inquietante della carcassa esposta di una balena? Filmato in bianco e nero, e composto solo da trentanove inquadrature è “un film che può fare ammattire quelli che non riescono a entrarvi dentro, e risulta invece incantevole per coloro che vi riescono. ‘Una specie di sogno’ l’ha definito Jim Jarmusch. Ma può anche risultare ossessionante come un incubo; sinistro, stipato di silenzio e tristezza, con la strisciante sensazione che il male stia penetrando in quel tetro villaggio” (Roger Ebert).

Repliche passate