Un film filosofico: la dialettica servo-padrone in un appartamento di Park Avenue. Una svitata storia d’amore: Carole Lombard scova William Powell in uno slum, lo porta a casa, ne fa il proprio maggiordomo, lo insegue tra saloni e corridoi con gli occhioni sollevati in adorazione. Un sofisticato racconto morale: la storia d’un vagabondo che, in virtù di naturale autorevolezza, insegna l’arte di vivere e sopravvivere a una famiglia di ricchi squinternati, senza che l’eleganza del paradosso faccia dimenticare lo scenario d’umiliazione sociale che lo ha reso possibile. La Cava è un maestro e il finale è veramente di sinistra (più Renoir che Capra). I titoli di testa fondano il genere bright lights big city e sono i più belli del decennio. Primo film per cui venne impiegato, da un anonimo recensore, il termine screwball comedy. (pcris)