Inverno, 1943. Martina ha otto anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l’unica figlia di una famiglia di contadini. Anni prima ha perso un fratellino e da allora ha smesso di parlare. A dicembre la madre rimane nuovamente incinta. Martina vive nell’attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra si avvicina. La notte del settembre 1944 in cui il piccolo viene alla luce, le SS scatenano un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. “Un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini” (Giorgio Diritti).