Arturo vive in un mondo ai margini, una baraccopoli cadente tra il mare e il monte. Orfano e menomato, è accudito da tre prostitute amiche di sua madre, che di giorno sferruzzano e cuciono e di notte lavorano. Emma Dante trasporta sotto la luce della Sicilia e, in parte, in esterni l’universo famigliare e ferino che nell’originale pièce teatrale era chiuso nel buio di una stanza. “Misericordia racconta una realtà squallida, intrisa di povertà, analfabetismo e provincialismo, esplora l’inferno di un degrado terribile. Racconta la fragilità delle donne, la violenza che continua a perpetuarsi contro di loro, la loro disperata e sconfinata solitudine”
(Emma Dante).