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“Attraverso le esperienze di un insegnante d’arte nel bel mezzo del suo servizio obbligatorio nella regione dell’Anatolia orientale che da anni si consola con il sogno di essere trasferito a Istanbul, abbiamo cercato di porre l’accento sulle differenze tra il ruolo dell’ospite e quello dell’ospitante, gli effetti interiori dei sentimenti di alienazione, le ripercussioni psicologiche del senso di lontananza, di isolamento. […] Sebbene la possibilità di riconciliazione sia sempre possibile, i pregiudizi, l’innalzamento di muri, i traumi politici del passato e l’impulso a far pagare i propri errori a chi non c’entra, spingono le anime appassite verso l’isolamento”.
(Nuri Bilge Ceylan)