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Introducono Ehsan Khoshbakht e, in video, il regista Masoud Kimiai
(Gavaznha¯, Iran/1974) di Masoud Kimiai (120')
Politicamente impegnato, sincero, arrabbiato, tragico: così si può definire, in poche parole, il cinema iraniano degli anni Settanta. C’è un senso di rivoluzione imminente in questa storia in cui un ex campione tossicodipendente ritrova un compagno di classe di sinistra e viene redento dalla rabbia rivoluzionaria. Distribuito nelle sale due anni dopo l’anteprima al Festival di Teheran nel novembre 1974, il film subì una pesante censura. I servizi segreti costrinsero Kimiai a girare un finale alternativo (in cui i protagonisti si arrendono alla polizia), l’unico visibile fino alla rivoluzione del 1979, dopo la quale quello originale venne ripristinato. Proietteremo entrambi. (ek)
Parte di:
Biglietto unico 3.50 €