Omaggio a Ettore Scola

Ettore Scola è stato protagonista e artefice di un pezzo incredibile di storia del cinema italiano. Nato nel paesino campano di Trevico, a Roma entrò giovanissimo nella redazione del “Marc’Aurelio”, storica fucina di talenti. Nel cinema inizia come sceneggiature, spesso in coppia con Ruggero Maccari, e lavora per Risi, Zampa e Pietrangeli. Il passaggio dietro la macchina da presa arriva in un momento cruciale: il suo cinema esalta la piena maturità della commedia all’italiana e ne certifica la fine, negli anni disillusi del reflusso. Con i suoi film Scola racconta l’Italia presente e passata, da quella fascista (Una giornata particolare, forse il miglior film della coppia Loren-Mastroianni) a quella dei salotti romani (il feroce e disperato La terrazza), passando per i baraccati di Brutti, sporchi e cattivi. E con il suo capolavoro, C’eravamo tanto amati, traccia l’impietoso ritratto di una generazione che voleva cambiare il mondo, ma che il mondo, quello del benessere, ha cambiato, e tristemente in peggio. A dieci anni dalla scomparsa, Ettore Scola è ancora fondamentale per capire l’Italia di oggi.