dal 3 al 31 ottobre
Modern English
C’è stato un magico momento in cui Londra era la capitale del mondo, e non in quanto centro delle politiche coloniali dell’Impero britannico (già svanito da tempo) ma perché fucina di tutto ciò che di nuovo stava per dilagare nel vecchio continente e al di là dell’Atlantico: sono gli anni Sessanta e Settanta, quando la London – pre, post e pienamente swinging – è capace di anticipare e lanciare mode e tendenze, di intercettare i mutamenti in atto sotto le spinte
delle giovani generazioni, di modificare il costume, la società, la musica. E ovviamente il cinema.
Partendo all’inizio dei Sixties con le inquietudini di Peeping Tom e arrivando a metà del decennio successivo alle trasgressioni del The Rocky Horror Picture Show (i due Cinema Ritrovato al cinema di questo mese, cult indiscussi), tracciamo un percorso che dai giovani arrabbiati del free cinema arriva al folle sperimentalismo di Ken Russell, passando per Skolimowski, Nicolas Roeg e Ken Loach,
muovendosi sulle note dei Beatles, dei Rolling Stones, degli Who e di Mick Jagger per approdare alla comicità “completamente diversa” dei Monty Python. Nel 1979 Margaret Thatcher sarebbe diventata primo ministro, chiudendo due decenni di insuperata vivacità sotto quintali di lacca e liberismo. L’inizio di un’altra storia, molto meno divertente.