Ossessione e desiderio:
Luca Guadagnino

L’arrivo in sala del suo ultimo Challengers (ma già si parla già del suo prossimo adattamento di Camere separate da Tondelli) è l’occasione per un omaggio al più insolito, ambizioso e cosmopolita tra i registi italiani contemporanei. Con i suoi film Guadagnino ha analizzato il desiderio come mezzo di distruzione (Io sono l’amore) e liberazione (Chiamami col tuo nome), indagato con sguardo cinefilo l’esperienza coloniale italiana (Inconscio italiano), si è confrontato con grandi artisti contemporanei (la serie The Love Factory). Una visione estremamente personale che ci destabilizza, guardandoci nel profondo.