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Quando nasce il genere poliziesco? Di pragmatica, il primo giallo a enigma riconosciuto è I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe, dove l’infallibile Monsieur Dupin risolve il caso di un efferato omicidio parigino. Da quel momento il genere ha raggiunto ogni latitudine e longitudine, trovando in declinazioni sempre diverse un successo editoriale che non sembra conoscere crisi, e che anzi vive oggi una stagione di particolare fortuna e vivacità. La rassegna di questo mese intorno alla mostra dedicata a Georges Simenon ne ripercorre le strade tortuose, dalla nebbia londinese del metodico Sherlock Holmes, detective per eccellenza, ai perfetti meccanismi a orologeria di Dame Agatha Christie, fino ai maestri dell’hard boiled americano Raymond Chandler e James M. Cain. Che a fumare siano le pistole o le tazze da tè, che a indagare siano cervellotici detective europei o disincantati duri a stelle e strisce, la domanda resta sempre la stessa: chi è il colpevole?
(The Postman Always Rings Twice, USA/1946) di Tay Garnett (113′)
(Les Diaboliques, Francia/1954) di Henri-Georges Clouzot (114′)
(Vertigo, USA/1958) di Alfred Hitchcock (128′)
(And Then There Were None, USA/1945) di René Clair (97′)
(Murder on the Orient Express, GB/1974) di Sidney Lumet (128′)
(The Adventures of Sherlock Holmes, USA/1939) di Alfred L. Werker (95′)
(The Long Goodbye, USA/1973) di Robert Altman (112′)