Fondo Gianni Cavina
La Storia
Nella sua lunga carriera Gianni Cavina ha lavorato anche con Luigi Comencini (L’ingorgo, 1979) e con Marco Bellocchio (Il regista di matrimoni, 2006), ma il suo nome resta indissolubilmente legato a quello di Pupi Avati. Dal 1968 (Balsamus, l’uomo di Satana) al 2022 (Dante) sono diciassette i lungometraggi che li vedono protagonisti insieme. Più due serie televisive (Jazz Band del 1978 e Cinema!!! del 1979). E in quattro di questi è stato anche co-sceneggiatore: La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975), La casa dalle finestre che ridono (1976), Bordella (1976), Tutti defunti… tranne i morti (1977). E per uno di questi (Festival, 1996) ha ottenuto anche il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista.
Della sua altrettanto lunga carriera televisiva va ricordata la serie L’ispettore Sarti (1991-94) girata e ambientata a Bologna e ispirata ai romanzi del pressoché bolognese (è di Vergato) Loriano Macchiavelli.
Il Fondo
Il fondo conserva centinaia di fotografie, rassegna stampa, testi dattiloscritti, copioni, decine di premi. Tra le curiosità, una trentina di disegni realizzati ad inchiostro su carta e un oggetto che rievoca tante belle sfide: la borsa della Nazionale Italiana Attori.
Informazioni
Modalità di consultazione
Il fondo è al momento parzialmente consultabile su appuntamento
Contatti
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anna.fiaccarini@cineteca.bologna.it
Telefono
051 2195300