Gli ultimi anni della vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, impegnato nella stesura del Gattopardo (rifiutato da Vittorini e destinato al successo solo dopo la morte dell’autore) e nel rapporto intellettuale con due giovani palermitani, uno nobile e l’altro borghese.
Film coraggioso, anomalo e delicato, il secondo lungometraggio di Andò riesce a restituire l’atmosfera degli anni Cinquanta, le rigidità dell’ambiente letterario, le divisioni e i complessi equilibri dei rapporti tra classi. È il racconto elegante e misurato di un’educazione sentimentale filtrata dalla letteratura, sostenuto da una un gruppo di ottimi interpreti.
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
Per gentile concessione di Francesco Tornatore