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Seconda versione cinematografica della fortunata commedia crepuscolare di Camasio e Oxilia, dopo quella del 1918 a firma dello stesso Genina. Film stretto in una storia di edificante tristezza e di ragionevolezza ideologica (gli universitari non sposano le sartine). E risolutamente, ironicamente non divistico: Elena Sangro è una donna fatale giunta alla parodia o al ripensamento critico: abbastanza sfrontata da cercarsi un’avventura sessuale, abbastanza disincantata da sapere che se il gioco si fa troppo duro, tanto vale volgersi altrove. (pcris)