Maggiori dettagli su:
“Herald Tribune, Herald Tribune”: la voce di Jean Seberg identifica come un’impronta digitale il film che trasporta la cinefilia da sotto lo schermo a dietro la macchina da presa. Un deposito d’amore e citazioni, che diventa a sua volta un classico per i divoratori di cinema degli anni Sessanta. A patto di non farne un monumento, ma rispettarne ancora oggi lo spiri- to irriverente e anarcoide, talvolta comico, fatto di istanti e di casualità. Solo così si capirà che la cosa più importante era (e rimane) essere sfrontatamente giovani. (rm)