Una cittadina di provincia è sconvolta da una serie di lettere anonime che ruotano intorno al tranquillo dottor Germain. Ispirato a un fatto di cronaca, è il ritratto nerissimo della piccola borghesia, crudele e spietato come raramente è capitato nel cinema francese, e non solo. Prodotto, con grande scandalo, durante l’occupazione tedesca, portò alla luce i temi fin troppo scottanti della delazione, della cultura del sospetto, delle colpe dietro il perbenismo della classe media. “È un capolavoro, un film perfetto, profondo, sensibile e forte, che non ha perso nulla” (François Truffaut).