L’angelo azzurro

(Der blaue Engel, Germania/1930) di Josef von Sternberg (108')
Ingresso libero per accreditati al festival
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Lumière | Sala Scorsese
L’angelo azzurro

(Der blaue Engel, Germania/1930) di Josef von Sternberg (108')

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Il film segna l’inizio della carriera internazionale di Marlene Dietrich. Il ruolo di Lola Lola modellò la sua immagine di femme fatale, alla quale le fu poi difficile sottrarsi. Il film, realizzato nei primi anni del sonoro, sfruttò il talento canoro di Dietrich. I testi delle canzoni del compositore Friedrich Hollaender da lei interpretate (“Io sono dalla testa ai piedi / Fatta per l’amore / Questo è il mio mondo / E nient’altro / Che devo fare? / Sono fatta così”) furono visti come l’espressione di una sessualità sicura di sé. Il critico Kurt Pinthus si entusiasmò per la “passività del suo sex appeal”, Herbert Ihering per la sua “flemma sensuale”.
Il produttore dell’Ufa Erich Pommer mirava al successo internazionale, quindi mise a disposizione un budget straordinario e riunì una squadra di prima grandezza: l’attore Emil Jannings raccomandò il regista Josef von Sternberg, che lo aveva recentemente diretto in The Last Command (Crepuscolo di gloria, 1928), grazie al quale vinse l’Oscar per il miglior attore. Karl Vollmoeller si assicurò i diritti del romanzo Professor Unrat di Heinrich Mann e lavorò alla sceneggiatura insieme allo scrittore Carl Zuckmayer. I due riuscirono a mantenere l’equilibrio tra commedia e tragedia che caratterizzava il romanzo, anche se la trama si discostava in maniera significativa dall’originale.
Jannings ebbe il ruolo del professor Rath, anziano insegnante che si innamora della cantante di varietà Lola Lola e vede la propria vita andare in pezzi. Molte famose attrici dell’epoca tentarono di ottenere la parte di Lola Lola, ma Sternberg notò Dietrich in uno spettacolo di rivista e si batté per vincere le resistenze degli studios.
La prima del film si tenne il 1° aprile 1930 a Berlino. Quello stesso giorno Dietrich e Sternberg partirono alla volta di Hollywood per iniziare le riprese di Morocco. Avrebbero girato insieme sette film, intrattenendo durante quel periodo una relazione fatta di alti e bassi. Per altri membri della squadra, invece, il futuro si prospettava cupo. Nel cast e nella troupe c’erano molti ebrei, che finirono perseguitati ed espulsi dai nazisti (come Pommer, Hollaender, l’attrice Rosa Valetti e i musicisti della jazz band Weintraubs Syncopators) o uccisi nei campi (come l’attore Kurt Gerron, che interpreta il mago Kiepert).

Kristina Jaspers
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Biglietto unico € 3,50