“Adattando un riuscito romanzo di Cormac McCarthy, i fratelli Coen se ne appropriano senza deferenza (che non sia quella narrativa) allo scopo di mettere in scena un attacco ‘astratto’ alla violenza contro la società. Disincarnato fino a diventare spettrale, il personaggio del killer Chigurh stritola e massacra tutto ciò che gli si para davanti. Tutt’intorno, il reduce dal Vietnam – ancora una volta indicata come guerra da cui tutto origina – e il vecchio sceriffo custode di un’America pionieristica che non è più, rischiano di venire travolti da un mutamento antropologico più grande di loro” (Roy Menarini). Fondamentale presenza del paesaggio del West, ben fotografato da Deakins, alla nona delle sue dodici collaborazioni con i Coen.