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"Una famiglia di umiliati e offesi, letteralmente confinata al sottosuolo metropolitano, entra in modo ingannevole nella vita di una famiglia ricca e ‘collinare'. Seguiranno conquiste, sconfitte, tragedie e colpi di scena. Bong Joon-ho mescola spietata analisi sociale e divertissement macabro, senza rinunciare alla sua proverbiale fantasia narrativa” (Roy Menarini). L’architettura degli spazi interni (dall’appartamento nel seminterrato alla villa) riflette, a tinte forti e nette, una versione aggiornata del conflitto di classe. Un classico istantaneo, giustamente premiato con la Palma d'oro a Cannes e quattro Oscar, compreso quello per il miglior film, primo caso per un’opera non in lingua inglese.