Una donna prima e dopo la caduta, in una casa americana, in una famiglia come tante e come nessuna. Non c'è altra famiglia, nel cinema americano, coinvolta in una così spettacolare simulazione di possibili verità interiori. Gena Rowlands, prima e dopo il crollo nervoso e il ricovero, si muove alla cieca nella sua cupa e sovraffollata angoscia, troppi bambini, troppi amici, troppo cibo, troppo marito; Peter Falk non è meno disturbato di lei, ma è come se la struttura sociale consentisse a lui, maschio, più percorribili vie d'uscita. Con qualche fraintendimento, diventò un manifesto femminista, poi un po' dimenticato. (pcris)