Un’altra perla nella splendida collana del cinema popolare napoletano, di cui Leda Gys era l’incontrastata reginetta. Film muto? Non proprio: la canzone del repertorio tradizionale napoletano s’impone come filo conduttore dell’intreccio amoroso, con le didascalie che ci invitano a un karaoke ante litteram. Il resto lo fa la Napoli pittoresca del mare scintillante, della festa di Piedigrotta e del magone di chi emigra. Altra ciliegina? Il grande Nino Taranto, allora diciassettenne pescato dalla strada, fa il suo debutto qui. (am)
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati