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Il 27 marzo 1975, esattamente cinquant’anni fa, vedeva la luce sullo schermo – dopo un fortunato passaggio cartaceo in forma di racconti – una delle più formidabili maschere comiche di tutto il Novecento italiano. Paolo Villaggio, suo inventore e interprete, impiegato lo era stato davvero, e il mondo che descriveva lo conosceva da vicino. Come ha affermato Goffredo Fofi, però, “Fantozzi viene da lontano, dalle mezze maniche francesi e da Gogol’/Čechov, ma sa aggiornare la maschera con carico di abominio e viltà anche italico, senza i risvolti vendicativi e sadici di un Sordi democristiano, e neanche di un Peppino uomo qualunque tuttavia dispettoso”. Riportando in sala il primo, formidabile capitolo della fortunata saga fantozziana, proponiamo alcuni momenti della carriera cinematografica e televisiva di Villaggio prima che il successo del personaggio lo travolgesse e ne cambiasse per sempre le sorti di attore e autore. Per rintracciare, da Avati al televisivo Fracchia, le radici profonde di Fantozzi Rag. Ugo, numero di matricola 1001/bis, Ufficio Sinistri.
(Italia/1975) di Antonello Falqui (63′)
(Italia/1975) di Antonello Falqui (57′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)
(Italia/1974) di Pupi Avati (110′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)
(Italia/1975) di Luciano Salce (108′)