Restauro 2021
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Restaurato da Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity+, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno di MiC. Color correction supervisionata da Daniele Ciprì
“Fantozzi è un curiosissimo combattente. È il più ‘grande perditore’ di tutti i tempi. [...] Si è adattato a tutto e ha incassato tutto continuando a galleggiare e a sorridere. È stata vittima ma non ne è uscito sconfitto”. Così descrive la sua creatura Paolo Villaggio: guidato con mano ferma dalla graffiante regia di Luciano Salce, reinventa il mondo impiegatizio in forme satiriche e paradossali, con un gusto surreale e grottesco che sembra guardare a certi personaggi ‘umiliati e offesi’ di Gogol’ e di Čechov, così come allo spirito slapstick dei Looney Tunes. Trovando la sua forza “in un pastiche linguistico allo stesso tempo originale e popolare” (Mario Sesti) fatto di congiuntivi sbagliati, gergo pseudo-scientifico, neologismi e un ostinato uso dell’iperbole.
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