“È stata ufficialmente depositata stamane la sentenza del giudice istruttore Antonio Rocco, che, condividendo in ogni punto quanto avevano ritenuto la commissione di censura e la locale procura della Repubblica, ha assolto in modo definitivo il film di Michelangelo Antonioni Blow-Up.
Il documento tra l’altro di dice:
[…] ‘Le sequenze incriminate, quale quella della lotta di due ragazze che, scherzando, cercano di spogliarsi a vicenda, e l’altra ancora che mostra un pittore in intimo colloquio con la sua amica, sono ritratte con ritmo rapido in maniera tale che l’attenzione dello spettatore si soffermi più a considerare l’atteggiamento del protagonista della scena che i particolari di quelle sequenze, le quali, peraltro, viste in rapporto al filo conduttore della vicenza filmata, rivelano quel contrasto di atteggiamenti e di comportamenti che il regista ha tenuto a mettere in risalto'”.
C. Guarino, Ufficialmente definita l’assoluzione di Blow-Up, in Corriere della Sera, 12 novembre 1967