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Manifesti, locandine, fotobuste, guide pubblicitarie, brochures, programmi di sala e press book di film. È questo arcipelago di materiali cinematografici usciti soprattutto In Italia fra gli anni ‘40 e gli anni ’80 a costituire la nervatura principale dell’Archivio della Grafica della Cineteca di Bologna.
Il patrimonio complessivo conservato negli archivi della Cineteca conta 238.000 manifesti, una vasta collezione di documenti ideale per indagare le forme e le strategie dei lanci promozionali che si sono susseguite nel tempo, alla scoperta delle personalità degli artisti coinvolti.
La ricchezza e la vastità delle testimonianze conservate (si va dal materiale da affissione interna ed esterna, a quello per le sale cinematografiche, la stampa e la distribuzione) si sono formate per accumulo nel corso di molti anni attraverso donazioni, acquisti e scambi. Un patrimonio prezioso e di delicata gestione che nel corso del tempo è diventato oggetto di studio e di trattamento catalografico, mentre in parallelo si è continuato a procedere all’acquisizione digitale delle immagini di grande formato firmate dai più noti “pittori di cinema” italiani e non.
Fra manifesti, locandine fotobuste e lobby cards sono oltre 200.000 i documenti di cui si compone l’archivio.
In catalogo sono quasi 40.000 documenti. Un patrimonio in costante aggiornamento.
Oltre 400 pieghevoli realizzati a scopo promozionale, Press book rivolti alla diffusione sui mass-media e oltre 1000 documenti contenenti le guide pubblicitarie.
Lo spazio dedicato alle caricature offre più di 150 disegni originali che lo sceneggiatore e critico cinematografico Mino Doletti ha utlizzato per la rivista “Film” (poi “Film d’oggi”) di cui è stato direttore fra il 1938 e il 1960.
L’aspetto iconografico delle collezioni sonore della Cineteca, che contano circa 6000 registrazioni, in maggioranza colonne sonore di film su diversi supporti e formati: dischi vinile a 78, 45 e 33 giri e compact disc.
La raccolta più curiosa e insolita: centinaia di serie, di interni postali, di buste first day, dedicati al cinema.
Dietro a questo caleidoscopio di manifesti si nascondono le più importanti firme dell’illustrazione di cinema del tempo, a partire dagli apripista degli anni ’30 come Anselmo Ballester, Alfredo Capitani e Gigi Martinati.